Si pensa che l'endometriosi colpisca più di un milione di donne, una cifra sbalorditiva. E' una malattia molto misteriosa e un tempo non riconosciuta, per cui non ne è stata ancora individuata ufficialmente la causa. Coinvolge un tipo di cellule endometriali, che in condizioni normali rivestono l'utero, e si trasmette ad altre parti del pube e altrove, nel corpo. In che modo le cellule crescono fuori dall'utero è un grande mistero e a tutt'oggi ci sono tre teorie principali: che esse passino attraverso le tube di Falloppio all'interno della cavità pelvica; che le cellule viaggino nei canali del sangue e nella linfa; oppure che esse siano residui di tessuto embrionale che non si è disposto in modo appropriato e si è attivato durante la pubertà.
Il problema viene a volte diagnosticato quando la donna lamenta dolori molto forti durante le mestruazioni o i rapporti sessuali, ma può essere confermato solo a seguito di una laparoscopia. Questo esame implica l'inserimento di un tubo di fibre ottiche attraverso la pelle per esaminare la cavità addominale. Spesso, la diagnosi viene fatta quando la donna si sottopone a esami clinici per scoprire la causa della propria infertilità. Le cellule ribelli dell'endometrio possono unirsi in grandi raggruppamenti e attaccarsi a ogni nicchia comoda, intorno alle ovaie, alle tube di Falloppio, all'intestino e ai polmoni. Raramente sono stati visti casi in cui il tessutosi era fatto strada fino alle braccia e addirittura alle guance.
Una diagnosi precoce è importante per evitare interventi chirurgici o l'asportazione parziale o totale dell'utero, dato che le cellule causano disordine crescente negli organi di riproduzione. E' stato stimato che il 40% di coloro che ne soffrono può divenire sterile. I segni da tenere in considerazione sono la presenza di dolore durante il rapporto sessuale, le mestruazioni e l'ovulazione dolorose, emorragia forte o irregolare e dolore durante la defecazione e l'uscita dell'urina. A volte non sono presenti sintomi e il problema viene identificato solo attraverso gli esami dell'infertilità.
Non parlo dell'attuale trattamento medicinale visto che, oltre al Danazol, farmaco simile al testosterone, non ci sono molte alternative fra le cure disponibili. Senza contare gli effetti collaterali di questo medicinale. Ovviamente, l'endometriosi è un problema molto grave che coinvolge ogni aspetto dell'esser donna, dalla fertilità alla bellezza. Senza interrompere nessun trattamento medico, l'aromaterapia potrebbe venire in aiuto per far regredire l'endometriosi. L'esercizio fisico, una buona alimentazione e integratori di vitamine possono essere di aiuto, come anche l riduzione delle fonti di stress. Ci sono alcune cose che puoi fare in supporto a quello che già stai facendo, Ricordati che i massaggi sono favolosi per eliminare lo stress. Inoltre, usa il seguente trattamento con bagni caldi alternati a semicupi freddi. Fai scorrere acqua calda ma non troppo bollente nella vasca da bagno e prepara un catino di acqua fredda per il semicupio. Andrà bene un catino per fare il bagno ai neonati o per lavare i piatti, dato che vi devi immergere il bacino. Utilizza la seguente miscela sinergica:
Cipresso: 2 gocce
Geranio: 10 gocce
Noce Moscata: 10 gocce
Rosa: 5 gocce
Salvia Sclarea: 8 gocce
Di questa miscela sinergica metti 9 gocce solo nel bagno caldo. Stai nell'acqua per almeno 15 minuti e quindi immergi il bacino nel catino di acqua fredda per 5 minuti, poi torna al bagno caldo. E' possibile che tu abbia bisogno di aggiungere un po' di acqua calda al bagno che potrebbe essersi raffreddato. Il numero di volte in cui entri ed esci da entrambi i bagni, un ciclo completo, dipende dalla gravità del tuo caso, ma mira a ripeterlo dalle due alle quattro volte. L'obiettivo dell'esercizio è fare contrarre e dilatare i vasi sanguigni, e dovrebbe essere fatto quotidianamente.
Se trovi che sia impossibile fare un semicupio puoi usare, in alternativa, una borsa del ghiaccio. Applica la borsa del ghiaccio sulla zona sacrale, il grande osso all'estremità della colonna vertebrale, proprio sopra al coccige. Lasciala per cinque minuti e quindi ritorna al bagno caldo, come sopra. Assicurati di mettere la bora del ghiaccio in un asciugamano così da non provocarti ustioni da freddo.
La seconda parte del trattamento implica un massaggio da fare 2 volte al giorno con la seguente formula. Massaggia tutto l'addome e i fianchi:
Geranio: 10 gocce
Noce Moscata: 10 gocce
Rosa: 5 gocce
Salvia Sclarea: 5 gocce
Diluisci in 30 ml di olio vegetale, cerca prodotti biologici certificati, sia per gli oli essenziali che per gli oli vegetali (inviami una email ti dirò quali utilizzare: info@patriziacoffaro.it).
Se il dolore è particolarmente forte durante le mestruazioni prepara una bottiglia di olio da massaggio usando il doppio delle quantità, 60 gocce di oli essenziali in 30 ml di olio vegetale, e usalo durante la settimana precedente l'arrivo delle mestruazioni. Quest'olio doppiamente potente dovrebbe essere applicato 3 volte al giorno sulle stesse zone.
Perciò, anche se sei a lavoro, porta con te il flacone e massaggiati durante la pausa pranzo. Non ci sono scuse: è il tuo utero che stai cercando di salvare! Per l massaggio agli addominali e ai fianchi avrai bisogno solo di una piccola quantità di olio, più o meno un cucchiaino da caffè.
Inoltre, puoi abbinare l'olio vegetale ai semi di lampone Meta-Frequency da massaggiare 3 volt al giorno in senso antiorario. L'olio Meta-Frequency ai semi di lampone è una combinazione di frequenze di erbe che vengono utilizzate nella medicina cinese per rinvigorire il sangue, trasformare la stasi del sangue e ridurre le masse addominali fisse. Può anche essere usato per aiutare con distensione addominale, tenerezza addominale, amenorrea (con dolore o distensione), lombalgia, endometriosi, emorroidi, infertilità, sintomi della menopausa, dolore mestruale, mestruazioni irregolari, sudorazione notturna, cisti ovariche, malattia infiammatoria pelvica cronica, ingrossamento della prostata, fibromi uterini (con e senza sanguinamento) e sanguinamento uterino (disfunzionale). Si utilizza le frequenze, non le parti delle erbe.
Come funzionano gli Oli Meta-Frequency?
li Meta-frequenziati? Ho studiato molto sulla biofrequenza negli ultimi anni, ho fatto pure corsi con l'ing. Marcello Allegretti, per spiegare brevemente è necessario comprendere che i nostri corpi hanno una frequenza, così come qualsiasi cosa che ci circonda nel nostro ambiente. I nostri pensieri, lo stress, ciò che mangiamo influenzano tutte le nostre frequenze. Ora è possibile rilevare, correggere e invertire le frequenze all'interno del corpo, se necessario. Lo squilibrio può essere causato da processi biochimici, batteri, virus, parassiti o da una qualsiasi delle numerose cause e troviamo risultati e opzioni soddisfacenti per una qualsiasi di queste interferenze. I miei risultati di Meta-frequency si sono dimostrati i più rapidi per ottenere i migliori risultati. La NASA conferma che il nostro corpo risponde a determinate frequenze. Per questo realizzo, su ordinazione, oli vegetali Meta-Frequency. Solo applicando un olio ad alta frequenza al nostro corpo possiamo aumentarne il livello di frequenza e riequilibrare le disarmonie!!.Logicamente, deve essere un trattamento in supporto a quello che il medico vi ha suggerito di fare.
Per l'olio Meta-Frequency personalizzato inviami una email a: info@patriziacoffaro.it
Un altro aspetto da non trascurare è il conflitto interiore, lo spiega benissimo Claudia Rainville nel suo libro "Metamedicina - Ogni sintomo è un messaggio" che puoi trovare cliccando qui. La Metamedicina va al di là della semplice cancellazione del dolore o della scomparsa dei sintomi, incentrandosi sulla ricerca del fattore responsabile dei disturbi. In Metamedicina, il dolore, il malessere o l'affezione sono considerati segni precursori dell'incrinarsi dell'armonia in una parte dell'organismo, e far scomparire questi segnali senza ricercare l'informazione di cui sono forieri sarebbe come disinserire l'allarme antifumo dopo che ha rilevato un focolaio d'incendio. Ignorando l'allarme, rischiamo di trovarci nel bel mezzo delle fiamme, ed è precisamente quanto fanno coloro che inghiottono una medicina senza cercare di capire quale sia l'origine del segnale. Questo non implica automaticamente che sia necessario rifiutare una medicina che potrebbe darci sollievo: significa invece non limitarsi a voler cancellare il dolore o a voler far scomparire i sintomi, ma voler eliminare anche ciò che ha potuto originarli.
Ecco come Claudia Rainville descrive il conflitto dell'endometriosi:
"Questa malattia è caratterizzata da presenza di mucosa uterina fuori dal luogo in cui si trova normalmente. Questa affezione è quasi sempre collegata al timore delle conseguenze della nascita di un bambino. Le donne che ne soffrono hanno a volte paura che un bambino venga a prendere il loro posto, a spezzare l'armonia di coppia, oppure temono di condurre il bambino in un mondo che, a loro volta, non hanno accettato. Diana ha l'endometriosi. Diana ha trentasei anni, è sposata da dieci e non ha figli. Il suo caso ricorda molte altre storie simili che ho sentito in terapia, per altri casi di endometriosi. Quando Diana era bambina, il padre e la madre avevano dei momenti difficili; il papà, di cui la piccola aveva una grande stima, diceva: «Il peggior errore che può fare un uomo, è di sposarsi e avere dei figli». In un qualche modo Diana aveva rifiutato l'idea di avere figli, il che le aveva causato inizialmente dei problemi mestruali; un anno dopo la morte del padre, si sposa e sviluppa gradualmente l'endometriosi.
Renata ha l'endometriosi. Non vuole essere contemporaneamente moglie e madre, perché ha paura che gli uomini approfittino di lei. E' stata spesso testimone delle avventure paterne con altre donne, e questi eventi hanno distrutto l'immagine dell'uomo e del padre. A diciassette anni rimane incinta: l'idea del matrimonio e del ruolo materno le fa paura, e senza dir nulla al suo compagno, abortisce. A venticinque anni pensa di essere di nuovo incinta, e prende "la pillola del giorno dopo". Nei giorni seguenti compaiono le mestruazioni, ma lei si sente sempre più in colpa, ha l'impressione di aver tolto la vita due volte. Pensa che la condizione femminile della donna nella coppia sia molto triste, e che quando l'uomo non vuole farsi carico della contraccezione poi tocca alla donna pagarne le conseguenze. Il senso di colpa e la paura di essere di nuovo incinta, proprio quando non intende impegnarsi in un rapporto di coppia, la conducono a sviluppare l'endometriosi; ne deriverà l'asportazione degli organi della riproduzione, il che le impedirà di mettere al mondo dei figli. "
Domande da porsi:
È possibile che non voglia avere un figlio?
È possibile che non voglia che un bambino, o il mio bambino, viva qui, dove vivo io?
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